Chi fa da sé fa per sé

Qui da noi c’è il noto detto “l’unione fa la forza”, che sembrerebbe incoraggiare decisamente verso la cooperazione. Peccato soltanto che ci sia anche il suo esatto opposto “chi fa da sé fa per tre”, che di fatto lo neutralizza.

In Africa, invece, dove non esiste l’equivalente del nostro secondo detto, un proverbio recita in maniera molto esplicita: “Quando le formiche uniscono le loro bocche possono trasportare un elefante”. A me questo proverbio piace da matti, perché rispetto al nostro “l’unione fa la forza”, ci dice anche quanto sia grande questa forza, cioè ci fa capire che insieme è possibile realizzare imprese che altrimenti apparirebbero impensabili ancor prima che impossibili. Del resto, come diceva simpaticamente Albert Einstein: “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.”

Chi pensa di poter far da sé, molto spesso non ha fiducia negli altri e pensa solo a sé stesso. Anche se sostiene di fare molto per gli altri, probabilmente mente a se stesso.
Chi vuole davvero fare qualcosa per gli altri infatti, se è sincero, normalmente non impiega molto a capire che il modo migliore per farlo è anche con gli altri!

E’ dunque necessario mettersi in gioco, per quello che veramente siamo, in modo autentico e sincero.

 

 

ognuno è perfetto (se è se stesso)

“Ognuno di noi è un miracolo e può fare qualcosa (non tutto) in modo meraviglioso, straordinario. Si tratta di capire però quale sia, esattamente, questo “qualcosa”. Come diceva Albert Einstein: “Ogni persona è un genio. Ma, se giudichi un pesce dalla sua capacità di scalare un albero, passerà tutta la sua vita pensando di essere stupido.” (…)
gallo-fenicotteroRicordo sempre, infatti, che educare deriva dal latino “ex-ducere” che significa “tirare fuori”, ovviamente il meglio, dalle persone.

Per questo il mestiere dell’educatore è meraviglioso e assomiglia molto a quello dell’ostetrica: così come lei, che non porta il bimbo in grembo per cui non può dare la vita, ma può aiutare a farla nascere, allo stesso modo l’educatore può aiutare a far nascere la consapevolezza e a scoprire i propri talenti, da mettere in gioco nella relazione con gli altri.”